sabato 1 giugno 2013

Recensione di Garden Il giardino alla fine del mondo di Emma Romero

Titolo: Garden Il giardino alla fine del mondo
Autore: Emma Romero
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 270
Trama: Il ritardo è negligenza.
La negligenza è disordine.
Il disordine è il seme della perdizione.
Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un’infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l’Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L’unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l’anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire…

La mia recensione

Quando ho letto la trama di questo libro sapevo già che l’avrei letto.
La cosa che mi attirava di più era il fatto che ci fosse un secondo Rinascimento.

Ma passiamo alla recensione.
All’inizio il libro ti manda un po’ in confusione perché continua ad alternare momenti del presente con ricordi del passato e molte volte sono dovuto tornare in dietro perché non sapevo di cosa stesse parlando.
Comunque fin dall’inizio del libro una cosa è chiara: il sogno di Maite è di raggiungere il leggendario Garden, il giardino alla fine del mondo, per poter cantare liberamente e scoprire se è vero che lì vivono i ribelli.
La vita nella sua società non è facile: all’età di 6 anni ogni cittadino deve fare un esame di assegnazione che deciderà il lavoro adatto alla persona e solo pochi eletti vengono scelti per praticare le arti e diventare Artisti.
Il personaggio di Maite mi è piaciuto molto perché lei adora cantare e lei deve cantare, la musica fa parte di lei.
All’inizio del libro avviene una cosa terribile: la sua migliore amica, Erika, arriva in ritardo al lavoro alla fabbrica gialla (dove lavorano entrambe) e chi arriva in ritardo viene portato via dai Giusti (le guardie) perché infrange le Nuove Armonie (le leggi).
Ad aiutarla a superare questo fatto sarà Luca, suo compagno di lavoro e suo superiore.
Sinceramente non mi ha molto colpito il personaggio di Luca, forse perché appare maggiormente all’inizio e alla fine e  quindi non gli viene dedicato tanto tempo.
Invece uno dei miei personaggi preferiti è stato Einar, il figlio del Presidente, che durante la Cerimonia riceverà il titolo di capo dei Giusti.
Einar ha un ruolo importante nella parte centrale, ma scopriremo anche che lui fa parte del passato di Maite.
Leggere Garden mi è piaciuto molto perché ha una trama originale e un linguaggio molto scorrevole.
La cosa negativa è che, secondo me, nel libro succede veramente poco e avrei voluto avere alcune informazioni che non vengono date, per esempio sapere qualcosa in più sulle altre Signorie e sulla Valle Rossa.
Nonostante ciò, questo libro è entrato a far parte dei miei libri preferiti.
Il mio voto è ☺☺☺☺  stelle e mezzo.
Non vedo l’ora che esca il secondo libro.

Citazioni:

Un ammasso di automi,
questo siamo diventati.
Non credo fosse ciò
Che intendevano i nostri padri,
quando dicevano che un giorno
saremmo tornati grandi.
(Frase di Maite che si trova sul retro del libro)

- Tutto rinasce nella pace -
- E in pace prospera -
(Saluto che si scambiano le persone per congedarsi)

Analizziamo la cover:

Sinceramente la cover non è il massimo.
L’idea era quella di rappresentare la bellezza (in questo caso le arti, le scienze e anche il Garden) rinchiusa in gabbia, ma secondo me non è stato compreso bene il concetto.
La cover doveva essere più articolata, con più elementi e doveva rappresentare di più il concetto di voler scappare dalla questa società che sopprime la bellezza.
Speriamo che per il secondo libro (se uscirà) venga scelta una cover più adatta.

Nessun commento:

Posta un commento