domenica 16 giugno 2013

Recensione di Shades of life di Glinda Izabel

Titolo: Shades of life
Autore: Glinda Izabel
Casa Editrice: Fazi Editore
Trama: Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni.
Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti. Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai lontana.
Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo.
Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà.
Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori.
Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile.
Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate.
Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?
La mia recensione
Avevo già letto libri con creature mitologiche o fantastiche, ma mai sui fantasmi.
In questo libro i fantasmi non sono i mostri, ma persone che, dopo essere morte, si ritrovano in un limbo.
Juniper Lee non ricorda niente di quando era in vita, ricorda solo il nome "Juniper Lee" e non è neanche sicura sia il suo.
Juniper passa le sue giornate in una libreria, leggendo e guardando le persone vive che passano e non la possono vedere.
A farle compagnia c'è la sua coscienza con la quale litiga costantemente, alla quale ha dato il nome di Adelaide.
Un giorno, guardando fuori dalla finestra della libreria, vede un ragazzo che guarda la finestra... no, guarda proprio lei.
Logan è uno spettro proprio come lei.
Ma non è un semplice spettro, c'è qualcosa di stranno che li attrae.

Il personaggio che mi è piaciuto di meno è Logan perchè in certi punti del libro sembra che pensi che il mondo gira tutto intorno a lui.
Adelaide invece si impara ad amarla man mano che il racconto prosegue.
Infine c'è Juniper che mi è piaciuto molto per la sua semplicità.

Nella storia l'unica cosa negativa e che viene dato molto (troppo) spazio alla storia d'amore, mentre le informazioni sui fantasmi vengono concentrate tutte alla fine.
Ma passiamo alle cose positive.
L'idea di base mi è piaciuta moltissimo e il finale è molto ben sviluppato.
Un libro molto bello.
Il mio voto è ☺☺☺☺  stelle.

Citazioni:

Fu allora, quando quell'elettricità
che mi scorreva sottopelle
mi incollò al braccio di Logan, che capii:
a dispetto di ciò che cantava John Lennon in
Across the Universe,
qualcosa nel mio mondo stava cambiando.

Analizziamo la cover:

Mi piace molto la cover, anche se la ragazza è tutto il contrario di come viene descritta Juniper.
L'ambientazione notturna è proprio adatta.

1 commento:

  1. Non posso che ringraziarti per questa recensione! Sono davvero onorata di essere stata letta anche da un maschietto come te! Il prossimo romanzo sarà più ampio, con più personaggi e meno amore. Promesso ^_^ Ti ho citato qui: http://glindaizabel.altervista.org/dicono-di-sol/

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